Nel 2007 abbiamo vinto le elezioni amministrative cogliendo la speranza della gente di cambiare finalmente la vita politica locale.
Il cambiamento doveva riguardare :
l'azione amministrativa ( il paese era a pezzi )
il metodo della politica. ( il consiglio era da anni una barzelletta ).
Nei primi due anni di amministrazione io e la mia squadra ci siamo tuffati a capofitto nel duro lavoro quotidiano finalizzato al cambiamento dell'Azione amministrativa ed abbiamo dato un segnale di vera svolta realizzando tante piccole ( e non solo piccole cose).
Il frutto di quest'azione è sotto gli occhi di tutti e, da ultimo, la presentazione dell'ennesima opera costituita dalla Metanizzazione ha registrato in paese un certo compiacimento sia da parte di elettori che nel 2007 mi avevano sostenuto sia, anche, da parte di Cittadini che, pur avendo optato alle ultime elezioni per altri candidati, si sono congratulati e mi hanno invitato a proseguire nell'azione intrapresa .
Ma se all'azione amministrativa, alla capacità di questa amministrazione di realizzare opere e servizi, la gente continua a credere, al vero cambiamento delle logiche politiche ormai credono in pochi.
In effetti, rispetto ai due obiettivi iniziali, il cambiamento dell'azione ed il cambiamento del metodo di far politica, il primo risultato è stato raggiunto il secondo solo in parte.
In questo ragionamento voglio infatti spiegare che, il mio gruppo, la stragrande maggioranza del mio gruppo, ( eccezion fatta per i due moschettieri e per la moglie di Caiola), ha mantenuto fede all'impegno programmatico ed in quest'impegno si sono inserite anche le dimissioni collettive presentate il 27.04.2009.
Quell'atto, va correttamente inquadarato nell'estremo tentativo di mantenere fede alla volontà reale di cambiare metodo di far politica, e di interrompere quel teatrino che era diventato il Consiglio Comunale fatto di aggressioni personali, di insulti e di minacce più o meno velate.
I consiglieri dimissionari ( tutti ed otto), si sono distinti per un gesto certamente anomalo per la politica acquedolcese ( fatta di cacciatori di poltrone e di incarichi di prestigio), loro infatti, pur di far proseguire l'azione ammistrativa, avuto contezza che si stava tornando alle beghe di palazzo, hanno autonomamente e volontariamente rinunciato al mandato elettivo per il bene collettivo.
Hanno avuto il coraggio di anteporre gli interessi al cambiamento ed alla tranquillità istituzionale rispetto all'interesse alla visibilità costituita dall'incarico di consigliere.
Questo senso di responsabilità che ha caratterizzato l'azione politica nuova di otto padri e madri di famiglia dovrebbe far riflettere tanti politicanti locali che oggi si arrogano diritti che non hanno e, in nome della democrazia, pretendono di dettare i tempi della politica.
La democrazia, mie cari lettori, è un concetto che sfugge a molti protagonisti dell'attuale panorama politico locale.
La democrazia è il sistema che rimette alla volontà delle maggioranze le scelte.
Per quanto attiene il Consiglio comunale va ricordato DA TUTTI che la MAGGIORANZA DEI CONSIGLIERI ELETTI, ( 8 su 15) si è dimessa, e che la maggioranza degli ELETTI DAL POPOLO non siede più in Consiglio Comunale.
Fatta questa premessa si può analizzare con calma la conferenza stampa dei Consiglieri in carica.
In essa nessun cenno è stato fatto alla metanizzazione, e nessuna iniziativa propositiva è stata annunciata, l'unico argomento della conferenza era costituito da varie dichiarazioni sul futuro assetto Amministrativo di Acquedolci.
Mezzanotte si è "giustificato", in merito alla mancata firma del bilancio ( votato il 12 e firmato il 20), dicendo che per mesi avrebbe voluto convocare il Consiglio.
Mentre , Barone e Salerno hanno comunicato che la sfiducia "per il momento" non verrà posta all'ordine del giorno.
La sfiducia........La sfiducia........La sfiducia.....Per alcuni è un'ossessione....l'unico argomento di cui sanno parlare, per altri invece, il ruolo di Consigliere Comunale pare essere altro....un ruolo pubblico da rispettare sia quando si viene eletti in maggioranza che quando si è posti in minoranza.
Chi sono gli uni e chi gli altri.
Questo lo dirà la storia.
Su uno però mi voglio soffermare, perchè so con certezza di quale gruppo fa parte.
Mi riferisco a Barone, che si spinge a dichiarare che l'Amministrazione deve andare avanti "per il momento".
A costui debbo ricordare che l'Amministrazione ed il Sindaco sono stati eletti dal popolo per amministrare fino al 2012 e, quindi, la prosecuzione dell'Azione Amminsitrativa è dovuta alla libera volontà popolare e non certo ad alcuna sua "concessione"
Ricordo all'ex vice sindaco, che da lezioni di democrazia, che, LUI, è stato sonoramente BOCCIATO dalle urne del 2007.
Ricordo a Barone, ( ma vista la faccia non penso lo abbia dimenticato), che il popolo di Acquedolci non lo ha più voluto vice Sindaco e non lo ha più voluto in maggioranza .
Credo invece che, gente responsabile, che sa interpretare bene il ruolo di opposizione cui è stata chiamata, ha democraticamente deciso di non approfittare di un fatto ancora al vaglio della magistratura e di rispettare la volontà popolare evitando improvvidi ribaltoni.
Infine in merito alle dichiarazioni del Presidente Lombardo confermo di accogliere di buon grado il suo auspicio del rispetto dei ruoli tra Sindaco e Consiglio.
Ma mi auguro che il Presidente Lombardo, o chi per lui, spieghi anche al nuovo acquisto dell'MPA Mezzanotte che per garantire il rispetto tra gli organi bisogna rispettare anche la distinizione tra il ruolo di maggioranza e quello opposizione assegnato dal popolo a ciascuno degli eletti.
E mi auguro che, nonostante il salto della quaglia, chi è stato eletto per realizzare il programma votato dai cittadini valuti l'azione politica di quest'Amministrazione sui fatti e non sui rancori personali o peggio sulle voglie di vendetta e di rivincita degli sconfitti che sono stati collocati all'apposizione ( alcuni) o peggio allontanati da Palazzo ( altri).
Concludo questo post dicendo che la svolta dell'azione amministrativa è in corso, la svolta della politica non dipende solo da me .