domenica 4 ottobre 2009

ACQEUDOLCI: LA GIUSTIZIA E ..........LA DISINFORMAZIONE

Oggi voglio affrontare un tema delicato ed attuale: quello della libertà di informazione.
Come tutti saprete l'associazione nazionale della stampa è in agitazione per rivendicare un più ampio diritto alla diffusione delle notizie.
Ad acquedolci invece si è costretti a scrivere nel blog ( ma invierò anche questo post alle televisioni locali ed ai quotidiani Siciliani), per segnalare una strana disattenzione rispetto alla diffusione di notizie in merito ad una questione che per mesi è stata elevata agli onori della cronaca.
Mi riferisco all'epilogo della vicenda relativa alle dimissioni della maggioranza del Consilgieri Comunali di Acquedolci.
E' infatti accaduto che, dopo la decisione del Presidente della Regione di ripristinare il Consiglio, si è avuta la pronuncia del PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI PATTI che ha proposto l'archiviazione dell'inchiesta nei confronti del segretario Comunale.
La magistratura Penale ha infatti chiuso le indagini accertando che il Segretario non aveva detto il falso quando aveva comunicato che il 27.04.2009 si erano contestualmente dimessi otto consiglieri.
Allo stesso tempo la Magistratura ha stabilito che si erano verificate le condizioni di decadenza del Consiglio Comunale.
Il silenzio tenuto dagli organi di stampa mi sorprende alquanto.
Non oso infatti immaginare cosa sarebbe successo se il Giudice avesse deciso di richiedere il Giudizio per il segretario o se avesse accertato che in effetti vi erano degli atti falsi.
In quel caso, sono sicuro, che il paese sarebbe stato tappezzato di manifesti e di volantini denigratori nei confronti di tutti i componenti dell'Amminsitrazione.
Invece, poichè è stata accertata la verità ed è stato chiarito che il 27 aprile non vi è stato alcun bliz , meglio tacere.
I media hanno infatti ignorato la decisione del Pubblico Ministero e si sono limitati a dare la notizia che era stato proposto ricorso da parte di alcuni Consiglieri.
Ma, cari amici, il ricorso fatto dai Consiglieri dimissionari è solo il primo atto posto in essere da coloro che per mesi sono stati ingiustamente accusati di aver organizzato un complotto, sono stati insultati gratuitamente nei comizi e nelle piazze e sono stati invitati a lasciare la politica per sempre.
Oggi, alla luce di quanto accertato dai magistrati il fatto rilevante non è tanto la chiusura delle indagini che ha visto smascherato il meschino tentativo posto in essere da Mezzanotte e compagni di denunciare per falso il segretario Comunale pur di salvare una poltrona, ma la "strana " disattenzione dei giornalisti locali rispetto alla chiusura dell'inchiesta.
Spero che dopo questo mio intervento i media possano raccogliere le corrette notizie e darvi il giusto risalto al fine di attenuare i danni che hanno subito i Consiglieri dimissionari in tanti mesi di gratuite illazioni.