martedì 21 febbraio 2012

Ho letto il comunicato stampa del candidato Oriti e,vista la comicità del contenuto, non ho resistito alla voglia di commentarlo.
Traspare nella prima parte il nervosismo di chi, sapendo di essersi imposto, cerca di addolcire con qualche smanceria la presa delle distanze di Riolo, per poi cimentarsi, con la indimenticata dialettica, negli attacchi a me ed alla mia amministrazione.
Quest'anno, il candidato gia perdente del 2007, ha lasciato le metafore del calcio , ( parlava di squadra di Zidane ecc) per cimentarsi nel più difficile campo della nautica.
Parla di zavorre, di navi "incrinate", e di scogli.
con queste premesse la regata non sarà facile, se ha perso la partita sul campo di calcio, non riesco a immaginarlo a regatare tra le onde con il vento contrario ed il mare in tempesta.
Dai comunicati incrociati di riolo e dello stesso oriti si capisce che Prima che la barca possa lasciare la boa deve essere evitato uno dei piu tragici eventi che possono capitare in mare l'ammutinamento. quel fenomeno che si verifica quando l'equipaggio, ( o la ciurma per i galeoni dei pirati ) non risponde più agli ordini dei superiori.
poi Oriti dovrà accettare il ruolo di nostromo ( tecnicamente il capo dei nocchieri che operano in coperta. Colui che prende ordini dal comandante e li da ai nocchieri con un fischietto).
In paese e' infatti noto a tutti che il tattico ( colui che sceglie la rotta ) e' Savio mentre il Capitano che da gli ordini e' Terranova, che e' anche l'armatore.
Mezzanotte? Comodo trasportato.
Con questo vento di mare e' pienamente condivisibile il mal di mare di Riolo che ha percepito che con queste premesse Oriti non riuscirà a disputare la regata ma sarà' nostromo di un
sommergibile destinato ad inabissarsi per sempre.
Per quanto concerne il nostro progetto politico rassicuro Oriti che non ci sono navi
incagliate, non ci sono comandanti in fuga, e che la nostra compagine, non conoscendo acque
torbide prosegue tranquilla il suo percorso navigando in acque chiare e trasparenti.